Braciole


Queste braciole hanno una storia lunga 46 anni. Per anni a Santeramo sono state servite a pranzo e a cena all'interno di una trattoria, la trattoria di Pulcinella, o meglio de Prucened.  La trattoria si chiamava così perché al suo interno vi è una statua in pietra, opera giovanile dello scultore Laricchia. Le braciole erano e sono fatte da Margherita, mia suocera, la carne, i migliori tagli di vitellone, venivano scelte da Ciccio, mio suocero.
La trattoria era in origine una cantina, nei sotterranei, ancora oggi ci sono botti antichissime di rovere enormi. Fu Ciccio, che investendo i suoi risparmi, decise di convertirla a trattoria, contava sull'aiuto della buona cucina di Margherita e, così fu, ovunque, a Santeramo, Bari, la Puglia, l'Italia, la Francia, la Svizzera, la Germania (tutti paesi in cui emigravano i santermani) c'è qualcuno che ancora oggi ricorda le buone braciole de Prucened, l'insalata con cipolla e tonno e la pizzaiola.
Da circa 20 anni la trattoria è chiusa, ma Margherita continua a fare i suoi piatti, e noi che la vogliamo bene li assaporiamo sempre con gusto. Ed ecco la sua ricetta ...

Ingredienti:
Carne di vitellone o bovino di secondo taglio;
un pizzico di sale per 100 g di carne;
pepe o peperoncino per la versione piccante;
un piccolo pezzo di aglio;
2/3 foglie di prezzemolo;
aggiungere un bel pizzico di formaggio grattugiato;
Spago alimentare.

Procedimento:
Appiattire le fettine su un piano da lavoro, salare, pepare e cospargere con del prezzemolo e del formaggio e un piccolo pezzo di aglio e nel caso si voglia una versione piccante, aggiungere un pezzo di peperoncino.

Per non far uscire il condimento dai bordi è meglio piegare le punte.

Arrotolare le fettine, in maniera stretta, mantenendole in forma con lo spago.

Falle rosolare in un tegame con dell'olio e un po di cipolla affettata, girarle periodicamente in modo da cuocerle da tutte le parti. Dopo circa 15 minuti l'acqua di cottura fuoriuscita dalla carne si sarà asciugata, è il momento di mettere il vino rosso, circa 50 g.

Si fa evaporare il vino, bastano pochi minuti e si aggiunge la passata di pomodoro con una o due foglie di alloro.




Dopo 30 minuti le braciole saranno pronte.
Togliere il filo dalle braciole e servire.


Commenti

Flò ha detto…
Che lavorooooo ma che soddisfazione eh???

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