Braciole
La trattoria era in origine una cantina, nei sotterranei, ancora oggi ci sono botti antichissime di rovere enormi. Fu Ciccio, che investendo i suoi risparmi, decise di convertirla a trattoria, contava sull'aiuto della buona cucina di Margherita e, così fu, ovunque, a Santeramo, Bari, la Puglia, l'Italia, la Francia, la Svizzera, la Germania (tutti paesi in cui emigravano i santermani) c'è qualcuno che ancora oggi ricorda le buone braciole de Prucened, l'insalata con cipolla e tonno e la pizzaiola.
Da circa 20 anni la trattoria è chiusa, ma Margherita continua a fare i suoi piatti, e noi che la vogliamo bene li assaporiamo sempre con gusto. Ed ecco la sua ricetta ...
Ingredienti:
Carne di vitellone o bovino di secondo taglio;
un pizzico di sale per 100 g di carne;
pepe o peperoncino per la versione piccante;
un piccolo pezzo di aglio;
2/3 foglie di prezzemolo;
aggiungere un bel pizzico di formaggio grattugiato;
Spago alimentare.
Procedimento:
Appiattire le fettine su un piano da lavoro, salare, pepare e cospargere con del prezzemolo e del formaggio e un piccolo pezzo di aglio e nel caso si voglia una versione piccante, aggiungere un pezzo di peperoncino.
Per non far uscire il condimento dai bordi è meglio piegare le punte.
Arrotolare le fettine, in maniera stretta, mantenendole in forma con lo spago.
Falle rosolare in un tegame con dell'olio e un po di cipolla affettata, girarle periodicamente in modo da cuocerle da tutte le parti. Dopo circa 15 minuti l'acqua di cottura fuoriuscita dalla carne si sarà asciugata, è il momento di mettere il vino rosso, circa 50 g.
Si fa evaporare il vino, bastano pochi minuti e si aggiunge la passata di pomodoro con una o due foglie di alloro.
Dopo 30 minuti le braciole saranno pronte.
Togliere il filo dalle braciole e servire.
Commenti